sarcofago

Questo è il sarcofago in marmo bianco, databile intorno alla metà del III sec. d.C. di L. Valerio Valeriano, praefectus della Mesopotamia e dell’Osroene intorno al 240 d.C.
L’importante carica raggiunta dal personaggio raffigurato è testimoniata dall’iscrizione che ricorre, su due linee, alla base del kline e fa riferimento all’area dell’Asia Minore: “Dardanius carui avaritia metu solicitudine hominum/L(ucio) Valerio Valeriano v(iro) p(erfectissimo) praefectus Mesopotamiae et Hosroenae”
Il coperchio raffigura due coniugi semisdraiati sul fianco su un letto triclinare (kline) e poggiati sul gomito sinistro, come a banchetto: la donna è avanti, vestita di peplo cinto sotto il petto e coperto da un mantello; le due figure sono acefale; anche le mani sono andate perdute e probabilmente mantenevano coppe. I due defunti sono inquadrati lateralmente da due amorini, anch’essi acefali.
Sotto il letto compaiono alcune figure che vivacizzano la scena. Da sinistra si riconoscono: un animale in pieno pasto, due eroti intenti ad esaminare il contenuto di un profondo vaso, un sileno ebbro sostenuto da un amorino, un pavone, due amorini che giocano con delle ruote, un cane che morde un lembo del cuscino su cui siede l’erote destro della kline del letto superiore.