Focus Group – “La formazione per il turismo” – Università L’Orientale

A seguito del Convegno tenutosi in mattinata nella sede dell’Orientale del Palazzo du Mesnil, il giorno 11 giugno alle ore 16:00 si è aperto l’ultimo dei Focus group del Polo Ticket per la discussione di competenze, fabbisogni e modelli formativi per la figura del tecnico del turismo.

Il Focus group è stato strutturato sottoforma di  un incontro-dibattito in cui gli invitati hanno avuto la possibilità di sviluppare, i temi già ampiamente esposti durante il convegno mattutino  interloquendo  con i rappresentanti delle Istituzioni presenti. Il dibattito che ne è seguito ha visto l’intervento degli esponenti delle diverse aziende che operano nel settore del turismo campano presenti in sala, i quali hanno descritto la propria attività, i problemi che si trovano ad affrontare quotidianamente e avanzato suggerimento ed ulteriori proposte di innovazione. La discussione è stata  poi spostata sull’esame delle figure dei tecnici per il turismo che dal percorso IFTS saranno formate. I tecnici per il turismo integrato e sostenibile, nelle diverse declinazioni individuate, risultano essere figure professionali strategiche in grado di gestire il processo in evoluzione, nonché avviare attività che possano, nella loro complessità e trasversalità, dare nuovo impulso al mercato. È proprio su queste basi che si è mosso e si muoverà il progetto di Polo regionale per la formazione dei suddetti tecnici che i partenariati Tur-med e Ticket stanno costruendo, già da qualche anno, con pazienza, entusiasmo e determinazione, affidando ai giovani della Regione, a partire da quelli che hanno scelto già scelto studi connessi al turismo, il compito, in qualità di “tecnici superiori “ specializzati, di:

  • stimolare e assistere tecnicamente il management delle imprese dell’intera filiera (ma anche le istituzioni, l’associazionismo datoriale e sindacale, ambientalista e culturale), nel tradurre politiche e scelte strategiche e in azioni aziendali concrete e in servizi turistici di qualità ed in grado di fornire il relativo contributo concreto alla sostenibilità del turismo;
  • mediare le relazioni interne e responsabilizzare gli addetti, ovvero quei lavoratori che a diretto contatto con l’utenza, spesso demotivati dalla stagionalità del loro impiego e dal basso livello di partecipazione ai processi decisionali, rischiano di condizionare negativamente la qualità dell’accoglienza come gli impatti “ambientali” dei servizi erogati;
  • facilitare la cooperazione territoriale tra imprese e le interazioni pubblico-privato per sviluppare culture organizzative e professionali funzionali alla pianificazione e alla gestione dello sviluppo sostenibile dei turismi di vocazione locale Nell’ambito quindi di un necessario, quanto inevitabile, stravolgimento dell’intero comparto produttivo risulta necessario, così come rilevato dallo stesso studio effettuato, plasmare nuove figure professionali. In tal senso l’avvio di un processo di ammodernamento strutturale richiede che gli imprenditori e gli operatori di settore in genere, possano contare su strumenti utili alla realizzazione degli obiettivi legati all’innovazione tecnologica e di prodotto e siano sostenuti da politiche che mirino all’incremento di servizi innovativi e competitivi per il mercato nazionale ed internazionale.