Oinochòe di età sannitica a figure rosse

Questo vaso, appartenente all’età sannitica (350-325 a.C.) è un’oinochòe, utilizzata per versare il vino dal “cratere” nella coppa del commensale, decorata con tecnica “a figure rosse” su fondo nero, con particolari sovraddipinti in bianco. Il libbro è distinto in tre parti (“trilobato”) ed il collo è decorato con motivi floreali, rappresentati da alloro fiorito con bacche. Il vaso presenta un’unica presa piatta (ansa a “nastro”) con attacco sul labbro e sulla spalla, mentre il ventre mostra un’ampia raffigurazione di banchetto nel quale due uomini, molto probabilmente di alto ceto sociale, sono sdraiati su un letto tricliniare: il primo regge nella mano destra una coppa (kylix), con la quale si accinge a giocare al kottabos; il secondo è nudo dalla cintola in su e prende un uovo o un melograno dal vassoio che gli viene presentato da un’ancella; sotto il letto una piccola mensa (tràpeza), con uova e melograni, ed un giovinetto seduto su un capitello ionico. Gli spazi vuoti della scena sono riempiti da figure di animali, come scimmie ed uccelli; l’immagine è inquadrata, in alto, da una fascia a palmette, in basso da motivi geometrici “a svastica”.
Esaltazione dell’aristocrazia dell’epoca.